mercoledì 16 novembre 2011

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Dalla città fuori le mura non si vede cosa accade al loro interno.
Dalla città fuori le mura non si vede quanto mi manchi.

E' quando riesco a far finta di nulla, che il vuoto si riempie della tua presenza.
E' quando il cervello realizza che non ci sei che tutto crolla.

Le mura crollano e la città, inesorabilmente, crolla.

E mi ritrovo solo in un mondo di polvere e detriti.

giovedì 3 novembre 2011

Flush (of spades).

Hai maledetto i giorni d'autunno perchè il sole va via troppo presto, lasciando troppo spazio ai pensieri esposti al buio. La radio malsintonizzata accompagna l'animo dei poeti da cento anni e cento giorni di solitudine, e i tuoi non sono certo di meno. Quando hai smesso di raccontare la tua storia il mondo si è fermato, un equilibrio di fari allo xenon e luci semaforiche, al ritmo immobile della pioggia che teme l'impatto con l'asfalto. Non ti importa del mondo in equilibrio, no, nemmeno del restare solo in eterne luci senza suono. E' la paura che ti ha fermato, affinché il dolore non tornasse, hai smesso di parlare e l'aria è scomparsa, all'improvviso.

L'ultimo pulsare di un cuore che si svuota è fatto d'aria, l'estremo tentativo di raccogliere un simulacro di vita. I primi ad arrendersi sono gli sguardi, che si rifugiano tra le lacrime di uno e sui vestiti dell'altro. Le mani li accompagnano quasi d'istinto, il tratto che le separa dagli occhi è il più freddo da che ai memoria. Prima una goccia, poi un clacson, infine uno scroscio. Ti rendi conto che il tuo tempo non sarà più scandito dal suo respiro e ricominci a sentire i rumori della notte, che sempre ti ha bruciato l'anima.

La strada scorre male e il mondo tace, tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m' è dolce, in questo mare.

martedì 16 agosto 2011

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Non esistono popoli uguali, non esiste la moda, esistono individui che hanno qualcosa in comune.
Cercate aiuto, ma non sperate di riceverlo, chi può vi aiuterà senza che ve ne accorgiate.
Non dispensate aiuto a meno che non siate pronti a farlo senza ricevere nulla in cambio.
Non fidatevi di chi ha debiti nei vostri confronti.
Non lasciate che vi ostacolino, non lasciate che prendano il controllo sulle vostre possibilità grazie al denaro o alla potenza economica in generale.
Le vostre potenzialità si esauriscono alla fine delle vostre mani, dei vostri piedi e poco sopra il vostro collo, quello che accade nella vostra testa non è detto che riesca a uscire di li.
Non respirate troppo forte, se si accorgono che riuscite a vivere con quel poco che avete vi toglieranno anche l'aria.
Non augurate il male a nessuno, non tenete il bene solo per voi e chi vi è caro.
Cercate di comprendere qualcosa di diverso da voi, senza pregiudizi.
Non pensate di essere soli, anche se distante, è impossibile che non vi sia qualcuno capace di capirvi.
Attraversate la strada ad occhi chiusi, non lasciate le sue mani, abbiate paura del vento tra le vostre dita.
Fidatevi ciecamente della persona che vi tiene la mano, non la lascerà per nulla al mondo.
Vestitela di baci e carezze, restate nudi nella notte coperti solo da voi stessi.
Non fate del male, neanche senza volerlo.
Non ascoltate chi vi parla con voce calma, la rabbia e i sussurri col respiro spezzato sono più sinceri di una voce neutra.
Di nuovo, non lasciate le sue mani.
Perdonate voi stessi, non è stata colpa vostra.
Perdonate voi stessi, anche se è stata cola vostra.
Create delle radici, cercate un posto dove tornare, un posto che sia solo vostro, da dividere con chi lo merita.
Ridete, il sorriso vi fa belli.
Il vostro cuore è forte, più di quanto possiate immaginare, abbiate pazienza, i grandi cambiamenti non avvengono in un giorno, ma ogni giorno nasconde una nuova vita.
Sforzate la vostra memoria, cercate di riflettere su ciò che osservate.
Leggete.
Leggete tanto.
Ascoltate tanta musica.
Andate al cinema.
Andate a teatro.
Tenete in ordine la vostra stanza, il genio è figlio del caos, ma tutti gli idioti si credono dei geni.
Non rovinate la vostra roba, ma non conservatela in attesa di un momento migliore.
Quando guardate l' orizzonte, tenete sempre d' occhio il cielo.

lunedì 21 febbraio 2011

Il guardiano d' oro del bene.

A vent'anni inizi a comprendere che il mondo non è così roseo come appariva da bambino. Sei alto quasi un metro e ottanta, le brutture del mondo sono sui visi delle persone rassegnate, non nelle mani di chi ti accompagna. L' unica speranza per non vederle è chiudere gli occhi, e quando la vista si tinge di nero vengono fuori le paure che si nascondono alla luce.

Viene fuori la solitudine.

Esponi la tua anima, circondata dal un mondo ostile, dove non c' è spazio per la famiglia o l' amore. Sei la tua identità, sola, unica e nuda. E il nero si fonde nel gelo. Hai passato l' infanzia e l'adolescenza lasciando che il mondo ti scorresse addosso, che scivolasse sulla tua pelle, lasciando cicatrici di rimpianti e di rimorsi, in mezzo a prati fioriti di ricordi. Ti svegli e realizzi che non sono i vent'anni ricchi di speranze che sognavi da bambino, sono vent'anni di bugie trasformate in mezze verità.

Ognuno di noi ha bisogno di punti di riferimento, stelle lontane e fisse, come la nutella sopra lo scaffale più alto della cucina. Porsi un punto di arrivo e, se possibile, delle tappe lungo il percorso.
Prendere confidenza con chi sei, capire che non puoi vivere la vita d'altri per rendere più facile la tua. Realizzare i propri sogni ed essere felici sono delle certezze che da bambino ti fanno aspettare con ansia di diventare grande, quando potrai avere le chiavi di casa prima, e della macchina poi, quando puoi salire sulle sedie per arrivare dove vuoi. Realizzare che i propri sogni molto spesso sono destinati a restar tali, una culla dove riposa l'anima quando viene strapazzata dal mondo dove vivi, questo è il primo sintomo dell'adolescenza. Ti hanno insegnato che la salute è la cosa più importante, il lavoro è ciò che ti renderà uomo, e l'amore ti consolerà nei momenti bui; peccato che i maestri sono i primi a mentire a se stessi.

Risvegliarsi su un treno, con un libro in mano e una forte puzza di bestie sporche, è così che si diventa uomini. Il tuo fisico inizia a non reggere più gli eccessi a cui lo hai abituato, come la tua mente inizia a risentire delle conseguenze tardive delle decisioni prese alla leggera. Una luce al neon illumina il tuo volto, così simile (ai tuoi occhi) a quelli che ti circondano nel vagone. Ti senti improvvisamente stanco e demotivato, realizzi che le scelte sbagliate posso esistere, nella vita di tutti. Realizzi che la storia dell' uomo non è un flusso prestabilito di eventi: hai un posto nel mondo, ogni tua parola, ogni gesto, ogni pensiero, porta ad una decisione, che a sua volta portare rivelarsi sbagliata.

I libri e i fumetti sono roba da bambini, la realtà è una cosa da grandi, bisogna farci i conti tutti i giorni. I supereoi sono i protettori della gente, riflettono una società che ha paura del futuro, e prova a farsi coraggio attraverso visionari sogni su carta. Ogni loro azione è per te un piccolo ideale di comportamento, leggi le loro storie, brevi simulacri di vita, dove rivedi la tua esistenza. Sei un viaggiatore venuto da lontano che ha attraversato milioni di mondi, aiutando le persone con il suo potere cosmico. Hai uno scudo tricolore, che rappresenta una nazione più del suo presidente. Sei il guardiano d' oro del bene, e porti con te un pericolo mortale per chi ti circonda. Sei un mostro, e sei anche un uomo.

Perchè leggi i tuoi libri ingialliti,? Perchè speri ogni giorno che possa esistere, da qualche parte, un mondo più buono. Rifugi i tuoi pensieri in realtà alternative, dove nessuno sia costretto a provare dolore, o dove le persone siano più gentili tra loro.

Hai paura di mettere al mondo un figlio, hai paura di non poter badare alla tua famiglia, di non far felice la donna che ami. Vorresti partire oggi stesso, prendere ciò che al mondo hai di più caro, e portare tutti in un posto migliore, forse all' interno del tuo cuore, dove il tuo corpo proteggerà le persone che ami.